Re: LE COMPETENZE SCONTI SBF
Inviato: 16/01/2016, 11:34
Salve,
non c'è alcun dubbio che le competenze sbf debbano rientrare nella rilevazione del tasso di interesse effettivo. Il problema è che per ciascun trimestre andrebbero conteggiati due TEG, uno relativo all'apertura di credito in conto, ovvero all'utilizzo di fondi allo scoperto, ed un altro relativo alle operazioni di anticipo. Questo perché le soglie usura alle quali sono assoggettate le due casistiche di operazioni sono differenti.
In linea di principio bisognerebbe creare due progetti, uno nel quale si inseriscono i soli numeri debitori, interessi debitori, commissioni, spese relative allo scoperto di conto ed un altro nel quale si inseriscono invece numeri, interessi, commissioni e spese riconducibili unicamente agli anticipi. In mancanza di queste informazioni non è possibile determinare i tassi di interesse effettivi in una maniera che sia metodologicamente corretta.
Solo una volta accertata l'eventuale usurarietà delle competenze sbf, si può pensare di rettificarle in sede di rideterminazione del saldo. Le ricordo che il meccanismo delle rettifiche produce di fatto lo storno dell'addebito degli importi inseriti. In mancanza di idonee ragioni di diritto che giustifichino la non debenza di tali importi, una procedura di rettifica così concepita rimane arbitraria.
Se poi, aldilà della non debenza, si pone un problema di anatocismo in relazione a tali addebiti, per depurare il saldo ricalcolato degli effetti dell'anatocismo andrebbe impostata una procedura di rettifica leggermente più articolata, tramite la quale gli importi che producono l'effetto anatocistico vengono prima stornati di trimestre in trimestre e poi riaddebitati tutti al termine del periodo di ricostruzione. Operativamente, dovrebbe apportare di trimestre in trimestre, delle rettifiche con segno positivo pari al valore che intende stornare ed una rettifica finale (all'ultimo trimestre utile) di segno negativo pari al totale degli importi precedentemente stornati.
Saluti
Francesco Rossi
non c'è alcun dubbio che le competenze sbf debbano rientrare nella rilevazione del tasso di interesse effettivo. Il problema è che per ciascun trimestre andrebbero conteggiati due TEG, uno relativo all'apertura di credito in conto, ovvero all'utilizzo di fondi allo scoperto, ed un altro relativo alle operazioni di anticipo. Questo perché le soglie usura alle quali sono assoggettate le due casistiche di operazioni sono differenti.
In linea di principio bisognerebbe creare due progetti, uno nel quale si inseriscono i soli numeri debitori, interessi debitori, commissioni, spese relative allo scoperto di conto ed un altro nel quale si inseriscono invece numeri, interessi, commissioni e spese riconducibili unicamente agli anticipi. In mancanza di queste informazioni non è possibile determinare i tassi di interesse effettivi in una maniera che sia metodologicamente corretta.
Solo una volta accertata l'eventuale usurarietà delle competenze sbf, si può pensare di rettificarle in sede di rideterminazione del saldo. Le ricordo che il meccanismo delle rettifiche produce di fatto lo storno dell'addebito degli importi inseriti. In mancanza di idonee ragioni di diritto che giustifichino la non debenza di tali importi, una procedura di rettifica così concepita rimane arbitraria.
Se poi, aldilà della non debenza, si pone un problema di anatocismo in relazione a tali addebiti, per depurare il saldo ricalcolato degli effetti dell'anatocismo andrebbe impostata una procedura di rettifica leggermente più articolata, tramite la quale gli importi che producono l'effetto anatocistico vengono prima stornati di trimestre in trimestre e poi riaddebitati tutti al termine del periodo di ricostruzione. Operativamente, dovrebbe apportare di trimestre in trimestre, delle rettifiche con segno positivo pari al valore che intende stornare ed una rettifica finale (all'ultimo trimestre utile) di segno negativo pari al totale degli importi precedentemente stornati.
Saluti
Francesco Rossi