Contratto

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cloudfinance
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Contratto

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Sommario argomenti del post:
Dati Generali
Preammortamento
Ammortamento
Inserimento del Tasso di Mora
Conclusione o risoluzione Anticipata
Opzione Verifica Contratto
Inserimento dei dati generali del finanziamento
Per cominciare l’utente dovrà inserire i dati generali del finanziamento, leggendo attentamente il contratto ed eventuali allegati al fine di compilare tutti i campi necessari per l’analisi del rapporto.
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Dati Generali
Data Stipula contratto: la data di stipula del contratto è fondamentale per individuare il tasso soglia al quale l’operazione è soggetta in sede di verifica dell’usura contrattuale. Oltre alla data di stipula, il tasso soglia è individuato in relazione alla tipologia di finanziamento (mutuo, leasing, credito personale…) e per alcune tipologie, in funzione della tipologia di tasso (fisso, variabile).

Ammontare Finanziato: in questo campo va inserito il valore del finanziamento, così come indicato nel contratto. Il valore va sempre espresso in euro. Per contratti precedenti al 2001 si deve convertire quindi il valore in euro. Per i Leasing va inserito il valore del bene (anche riportato come prezzo di acquisto) al netto dell’Iva e comprensivo dell’anticipo.

Tipologia Finanziamento: occorre inquadrare l’operazione in una delle categorie in base alle quali Banca d’Italia definisce le soglie usura. Il software integra i valori del TSU (Tasso Soglia Usura) per le seguenti categorie: Mutuo Ipotecario, Finanziamento Imprese, Finanziamento Famiglie, Credito Personale, Quinto Stipendio, Finanziamenti Famiglie non bancari, Leasing mobiliare, Leasing Immobiliare, Leasing Strumentale, Credito finalizzati all'acquisto rateale, Credito Revolving. In riferimento alla verifica del credito revolving si precisa che Usura Mutui & Leasing consente di analizzare solo quelle operazioni che siano direttamente riconducibili a forme di finanziamento, in cui siano cioè chiaramente definiti un ammontare erogato ed un piano di rientro dello stesso a certe condizioni.

Spese Iniziali e per Rata: inserire in questi campi le spese che si reputano debbano essere computate ai fini del calcolo del TAEG (in genere bisogna considerare assicurazioni, commissioni, spese di istruttoria, perizie tecniche, spese di incasso rata, etc ad eccezione di bolli e tasse). Il quadro normativo di riferimento è individuato dall’art. 644 cp. Tali valori influiscono sul valore del TAEG, ma non verranno riportati nel piano di ammortamento di verifica. Eventuali spese annue vanno aggiunte alle spese per rata, spalmate in base al numero di rate annue previste dal piano. L’ammontare delle spese pro rata può essere indicato come importo fisso (al campo Spese fisse per rata €) e/o come percentuale rispetto a ciascuna rata (al campo Spese % per rata).

Anticipo e Canone Finale: solo per i leasing, inserire il valore dell’anticipo e del canone finale, da indicare come percentuale sull’ammontare finanziato riportato al relativo campo. Ai fini del calcolo del piano di ammortamento e del TAEG, si intende che l’anticipo viene corrisposto contestualmente all’erogazione del leasing. L’anticipo non costituisce rata per l’ammortamento ed il maxicanone finale, costituito da solo capitale, verrà sommato alla quota capitale dell’ultima rata.
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Preammortamento
Durata in mesi: inserire i mesi o i giorni di preammortamento previsti. Nel caso si scelga di indicare la durata del preammortamento in mesi, il numero di rate di preammortamento sarà determinato in base al numero di rate annue previste. Se ad esempio, si è indicato un numero di rate annue pari a 12 ed una durata del preammortamento pari a 5 mesi, il periodo di preammortamento sarà composto da 5 rate; se il numero di rate annue è pari a 6 e la durata del preammortamento è di 4 mesi, il piano prevedrà 2 rate di preammortamento. Occorre quindi prestare attenzione alla compatibilità tra la periodicità delle rate e la durata del preammortamento indicato: la durata in mesi del preammortamento dovrà essere sempre un multiplo del periodo di rimborso delle rate, ovvero del periodo (in mesi) intercorrente tra una rata e l’altra (Periodicità [mesi] = 12 / Numero rate annue). Se le rate sono mensili, il periodo sarà 1, se sono bimestrali sarà 2, trimestrali 3 e così via. In caso ad esempio di rate trimestrali si avrà: numero di rate annue = 4, periodicità delle rate = 3, di conseguenza la durata del preammortamento dovrà essere un multiplo di 3.

Nel caso si scelgano i giorni, verrà creata una sola rata di preammortamento che coprirà tutti i giorni previsti. Il tasso di interesse sarà calcolato in base alle impostazioni relative nell’apposita sezione.

Tasso Iniziale Preammortamento:
indicare il tasso di interesse di ingresso del periodo di preammortamento, se previsto.

Ammortamento

Tipologia di ammortamento: attualmente il software supporta quattro tipologie di ammortamento:
  • 1.FRANCESE: le rate sono calcolate con il metodo alla francese. Gli interessi per ogni rata sono calcolati in base ai periodi di pagamento, ovvero applicando un tasso periodale pari al rapporto tra il tasso nominale annuo vigente ed il numero di rate annue. Inoltre, se il tasso è variabile, il valore della rata (ed i valori delle quote di capitale ed interessi che la compongono) verranno aggiornati in funzione di ogni variazione del tasso.
  • 2.CAPITALE COSTANTE: le rate vengono calcolate con il metodo all’Italiana. Ogni rata è quindi costituita da una quota capitale costante (calcolata come ammontare finanziato diviso il numero di rate), mentre gli interessi sono calcolati al tasso corrispondente della rata sulla base degli effettivi giorni di decorrenza dell’interesse, calcolati come differenza tra la scadenza della rata in oggetto e quella precedente. Inoltre, si assumerà come riferimento per il calcolo il divisore scelto nella sezione IMPOSTAZIONI TASSO VARIABILE alla sezione PIANO_AMMORTAMENTO. Gli interessi saranno quindi calcolati secondo la formula: (CAPITALE RESIDUO X TASSO NOMINALE ANNUO X GIORNI EFFETTIVI) / (DIVISORE)
  • 3.RATA COSTANTE: il piano di ammortamento generato prevede una rata costante, calcolata con il metodo alla francese ma considerando il capitale al netto di eventuali anticipi e canoni finali. Il metodo non prevede tassi variabili, bensì la rata sarà calcolata al tasso iniziale fisso scelto.
    All’ultima rata verrà aggiunto il canone finale di solo capitale previsto. Le quote capitale ed interessi di ogni rata saranno calcolate attraverso un processo di attualizzazione dipendente dal tasso iniziale e dal numero della rata. Questa metodologia di piano di ammortamento è utilizzata spesso per i Leasing.
  • 4.FRANCESE INT VARIABILE: questo metodo è una sorta di ammortamento alla francese ibrido. Le quote capitale delle rate sono pari a quelle di un ammortamento alla francese a tasso fisso calcolato al tasso iniziale del finanziamento. Gli interessi, invece, sono calcolati in base agli effettivi giorni intercorrenti tra le scadenze delle rate. Questa tipologia di ammortamento viene spesso utilizzata per i mutui a tasso variabile e comporta la predeterminazione dell’andamento delle quote di rimborso del capitale.
Durata in mesi: il valore rappresenta la durata totale dell’ammortamento, escluso l’eventuale periodo di preammortamento o moratoria. Il valore massimo che si può inserire è 480 mesi (pari a 40 anni) ed esprime quindi il numero di mesi totali interessati per l’intero rapporto indipendentemente dalla periodicità delle scadenze delle rate.

Numero di rate annue: inserire 12 se le rate previste sono mensili, 6 se bimestrali e così via. N.B. Verifica sempre la compatibilità tra la durata in mesi e il numero di rate annue. La durata in mesi dovrà sempre essere un multiplo della periodicità di rimborso delle rate.

Tasso Iniziale Ammortamento (TAN): il valore del tasso di interesse iniziale è fondamentale per la rilevazione dell’usura contrattuale e per il calcolo del TAEG. Lo stesso, in caso di tasso fisso, viene preso in considerazione per la generazione del piano di ammortamento. Nel caso di tasso variabile, il piano di ammortamento viene generato in base alle impostazioni inserite nella sezione IMPOSTAZIONI TASSO VARIABILE alla sezione PIANO AMMORTAMENTO, ma bisogna comunque inserire il relativo tasso rilevato al momento della stipula.

Inserimento del Tasso di Mora
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Occorre innanzitutto indicare la tipologia del tasso di mora pattuito.

Se il contratto prevede un tasso di mora fisso, pari ad una misura prestabilita, bisognerà scegliere come tipologia TASSO FISSO ed indicare il valore del tasso di mora convenuto.

Se il contratto prevede che il tasso di mora sia aggiornato in funzione di un determinato indice di riferimento tra quelli previsti (ad es. uno dei tassi Euribor, oppure il tasso BCE) andrà scelta l’opzione TASSO VARIABILE e bisognerà inoltre indicare il tasso base al quale il tasso di mora è agganciato, il divisore e lo spread.

L’opzione MAGGIORAZIONE TAN va scelta in quei casi in cui il contratto stabilisce che il tasso di mora sarà di volta in volta ottenuto maggiorando il tasso di interesse corrispettivo di una percentuale prestabilita. In questo caso l’utente dovrà indicare la percentuale di maggiorazione prevista.

L’opzione TASSO SOGLIA va scelta invece nel caso in cui la clausola contrattuale preveda che il tasso di mora sia agganciato trimestralmente al tasso soglia.

In base ai parametri impostati il software ricostruisce il valore del tasso di mora alla data di stipula e successivamente lo confronta con la soglia usura.

In tutti i casi, il software ricostruisce il valore del tasso di mora vigente alla data di stipula, lo riporta al campo TASSO DI MORA INIZIALE % e confronta tale valore con il tasso soglia.

N.B. se il tasso di mora è variabile ma è agganciato ad un tasso base che non rientra tra quelli previsti dal software nel relativo menu a tendina, l’utente dovrà ricostruire autonomamente il valore del tasso di mora alla data di stipula. Si consiglia comunque di inserire il valore ottenuto scegliendo l’opzione TASSO FISSO, in modo da consentire al software di verificarne il superamento del tasso soglia in sede di verifica contrattuale. In questo caso il software non potrà procedere al ricalcolo di eventuali interessi di mora applicati. Nella sezione RICALCOLO, al campo RICALCOLO MORA CONTRATTO andrà scelta l’opzione NESSUN RICALCOLO. Tale opzione andrà necessariamente scelta anche nel caso in cui il tasso di mora sia agganciato ad un parametro variabile previsto dal software ma seguendo una periodicità di aggiornamento diversa dal periodo di scadenza delle rate (ad es. rate mensili, tasso di mora aggiornato trimestralmente).


Opzione Verifica Contratto

Per completare l’analisi bisogna compilare inoltre il prospetto Opzioni Verifica Contratto come di seguito illustrato:
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Considera interessi di mora nel TAEG

L’utente dovrà scegliere, ai fini della verifica dell’usura contrattuale, se considerare il Taeg comprensivo degli interessi di mora (Considera interessi di mora nel TAEG) applicati in caso di ritardo nei pagamenti e scegliere la modalità di calcolo degli stessi tra le seguenti:
  • • RITADO FISSO
  • • SALDO A SCADENZA
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Nel primo caso si ipotizza che tutte le rate vengano pagate con gli stessi giorni di ritardo che andranno indicati al campo GIORNI DI RITARDO e si dovrà specificare se calcolare gli interessi di mora sull’intera rata (selezionando Rata al campo CALCOLO INTERESSI DI MORA) o sulla sola quota capitale (scegliendo l’opzione Quota capitale).
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Nel secondo caso invece si ipotizza che tutte le rate vengano pagate alla scadenza naturale del piano di ammortamento in corrispondenza dell’ultima rata; anche in questo caso andrà specificata la modalità di calcolo degli interessi di mora.

Indeterminatezza del tasso

Inoltre l’utente deve indicare se le condizioni contrattuali, in base ad una autonoma analisi del contratto, sono viziate da profili di indeterminatezza; deve inoltre prendere una posizione di merito in relazione alla eventuale usurarietà del tasso di mora pattuito in contratto.
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N.B. L’opzione scelta in relazione alla verifica del tasso di mora e della conclusione anticipata influenza il ricalcolo automatico del piano di ammortamento e i commenti riportati in perizia.

Tasso soglia per la verifica del tasso di mora

In merito al tasso soglia per la verifica del tasso di mora è possibile scegliere se confrontare tale tasso con la sola soglia usura vigente all’epoca di stipula del contratto scegliendo “Tasso soglia L. 108/96” o con il teg medio incrementato di una percentuale specifica in accordo con i criteri di controllo effettuati da Banca d’Italia sugli intermediari.
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La scelta della seconda opzione comporterà, nel caso di verifica dell’usura contrattuale, il confronto del tasso di mora con la nuova soglia usura: all’interno della formula di calcolo della soglia il teg medio viene aumentato di una percentuale specifica in relazione alla tipologia di finanziamento scelta e alla data di stipula del contratto; anche il confronto del TEG MORA avverrà con la suddetta soglia nella sezione Pagamenti. In data 21/12/2017, il MEF ha pubblicato il nuovo “decreto tassi” nel quale si riportano, con riferimento alla rilevazione usuraria degli interessi di mora, alcune modifiche rispetto alla rilevazione effettuata nel 2003: diminuisce la percentuale relativa ai mutui ipotecari (da 2,1% a 1,9%), aumentano le aliquote previste per i leasing ed “altri prestiti” (dal 2,1% al 3,1% ed il 4,1% rispettivamente).

Se si sceglie di optare per la seconda ipotesi, la soglia usura per la verifica del tasso di mora varierà in relazione alla scelta effettuata.
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Tasso di mora usurario

In relazione al tasso di mora, l’utente deve specificare a quale delle seguenti interpretazioni giuridiche aderisce e scegliere la relativa opzione:

Tutti gli Interessi: l’opzione va scelta se si ritiene che la pattuizione di un tasso di mora superiore alla soglia comporti di per sé (ed indipendentemente da ogni altra valutazione) l’invalidità di tutte le clausole interessi contenute in contratto, siano essi interessi corrispettivi, siano essi interessi moratori.

Interessi di Mora: scegliere questa opzione se si ritiene che la pattuizione di un tasso di mora usurario non sia di per sé sufficiente a decretare l’invalidità degli interessi corrispettivi ma, in assenza di ulteriori illegittimità, comporti la nullità della sola clausola relativa agli interessi di mora.

Nessun Interesse: scegliere tale opzione se si ritiene che il tasso di mora non debba essere sottoposto a verifica separata di superamento del tasso soglia e che quindi, anche se pattuito in misura superiore al tasso soglia, ciò non determini necessariamente l’usura contrattuale.

Conclusione o risoluzione Anticipata

Nel caso si voglia considerare anche l’analisi per la conclusione anticipata, occorre compilare l’apposito prospetto come di seguito riportato:
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Se il contratto prevede una clausola di estinzione anticipata e/o una clausola di risoluzione contrattuale l’utente ha la possibilità di verificare se le condizioni economiche previste dalla clausola sono tali da comportare il superamento del tasso soglia, nell’ipotesi in cui il contraente eserciti il diritto di concludere anticipatamente l’operazione oppure nell’ipotesi in cui il finanziatore si avvalga della clausola di recesso.
Vanno indicati i seguenti parametri:

Ultima Rata Pagata: numero dell’ultima rata pagata prima della ipotetica conclusione del finanziamento. Al variare di tale parametro, si otterranno valori del TAEG diversi.

Calcolo Commissione: selezionare l’opzione FISSA UNA TANTUM se viene prevista una penale da calcolare una tantum in percentuale sul debito residuo alla data di estinzione; selezionare l’opzione ANNO O FRAZIONE se la clausola di estinzione prevede l’applicazione di una percentuale sul debito residuo in ragione di ciascun anno (o frazione di anno) che rimane al termine “naturale” dell’ammortamento. Selezionare l’opzione ATTUALIZZAZIONE RATE se la clausola di estinzione/risoluzione prevede il rimborso delle rate a scadere attualizzate ad un certo tasso che l’utente ha la possibilità di indicare al campo successivo.

Commissione %: a seconda della metodologia di calcolo della penale prevista dal contratto (che l’utente può scegliere attraverso il campo CALCOLO COMMISSIONE) la percentuale da indicare assume un diverso significato. Se viene scelta l’opzione ANNO O FRAZIONE oppure l’opzione FISSA UNA TANTUM, il dato inserito indicherà il valore in percentuale della commissione di estinzione prevista; se si sceglie invece l’opzione ATTUALIZZAZIONE RATE la percentuale inserita indicherà il tasso di attualizzazione delle rate a scadere.

Spese Fisse: ammontare delle spese fisse praticate in caso di estinzione/risoluzione anticipata, se previste.
Il software calcolerà il TAEG specifico per l’ipotesi di estinzione/risoluzione considerata, tenendo conto delle penali/commissioni per estinzione anticipata, e lo confronterà con la soglia usura. Tale controllo rientra nella procedura di verifica dell’usura contrattuale, per cui il TAEG ed il valore dell’ultimo pagamento saranno determinati con riferimento ad un piano di ammortamento a tasso fisso pari al tasso iniziale.


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