Ammortamento Francese e Anatocismo

[cloudfinance]

A quanto pare la questione dell'anatocismo nell'ammortamento alla francese suscita ancora delle perplessità....

Francamente pensavamo che nel nostro splendido Paese almeno la Matematica non fosse opinabile!

Date un'occhiata all'articolo pubblicato dal Dott. Umberto Tranfaglia e dal sottoscritto in cui cerchiamo di dissipare un po' di nubi sull'argomento.......

http://www.cloudfinance.it/la-piattafor ... cismo.html

Al solito, ogni contributo (soprattutto se alternativo alla nostra posizione) è assolutamente ben accetto!


Ing. Francesco Rossi

[GFALLUCCA]

Ho letto il Vostro articolo su "Piano ammortamento francese ed anatocismo", finalmente uno scritto chiaro e semplice da comprendere, sulla questione, che leggo, prorpio in queste settimane sta tornando di moda. Concordo pienamente con il suo contenuto, anche io nel mio piccolissimo sto portando avanti "una battaglia" sulla questione (solo a livello informativo e null'altro), ma dalla altra parte trovo completa incomprensione ed in alcuni casi anche derisione (partecipo attivamente ad alcuni forum di consumatori). Per cortesia, mi servirebbe una maggiore spiegazione su questo, che invero, è l'unico passaggio che non ho tanto compreso:
[justify][font=Helvetica, Arial, sans-serif][font=Helvetica, sans-serif]Perché il mutuo alla francese non è anatocistico[/font][/font][/justify]
[justify][font=Helvetica, Arial, sans-serif][font=Helvetica, sans-serif]Il piano di ammortamento alla francese non comporta anatocismo perché non vi è nulla nella sua struttura matematica e finanziaria che porti alla generazione di interessi composti.[/font][/font][/justify]
[justify][font=Helvetica, Arial, sans-serif][font=Helvetica, sans-serif]Una delle fonti di confusione è data proprio dal modello matematico-finanziario attraverso il quale viene calcolata la rata costante dell?ammortamento alla francese. La rata viene determinata in modo che soddisfi un principio finanziario basilare, ovvero che la sommatoria dei valori attuali delle rate debba essere esattamente pari al capitale finanziato. Il regime finanziario in cui viene impostata questa operazione è, correttamente, quello dell?interesse composto, che prevede l?attualizzazione dei flussi finanziari sulla base di una funzione matematica esponenziale.[/font][/font][/justify]
[font=Helvetica, Arial, sans-serif]- See more at: http://www.cloudfinance.it/la-piattafor ... S0He5.dpuf[/font]
[font=Helvetica, Arial, sans-serif]Per il futuro penso che vi seguirò (solo oggi vi ho conosciuto) regolarmente.[/font]

[fraros85]

Salve,
nel ringraziarLa per l'interessamento e le gentili parole, Le segnalo che la questione tecnica del regime matematico nel quale viene impostato lo sviluppo del piano alla francese è esattamente il cuore del problema, nonché la maggiore (se non unica) causa delle incomprensioni sorte in merito.
Tecnicamente, per il calcolo della rata del piano di ammortamento, si sfrutta la struttura matematica dell'interesse composto, che presuppone una relazione di natura esponenziale tra gli importi finanziari al variare del tempo e che, in generale, si impiega proprio per simulare il meccanismo di accumulazione di interesse su interesse. A nostro avviso, tuttavia, la metodologia di calcolo dell'interesse e la modalità tecnica con cui questo viene isolato dal capitale fa sì che nonostante l'applicazione di tale regime matematico per il calcolo della rata, qualsiasi meccanismo di illegittimità ai sensi del 1283 sia precluso.
La invito a ricontattarci in caso di ulteriori richieste di chiarimenti in merito o qualora desideri interagire con i nostri specialisti sulla questione.
Cordialmente
Ing. Francesco C. Rossi

[GFALLUCCA]

Nei miei tentativi (vani) di spiegare a quelle persone che insistono sulla natura anatocistica del calcolo degli interessi su di un pda francese (invero stessa è la situazione anche per il pda italiano, dove l'unica variazione è che si prende il capitale da restituire, lo si divide per il numero delle rate da pagare, trovando, così la quota capitale di ogni rata,alla quale si aggiunge l'interesse, calcolato con la stessisima metodologia del pda francese), chiaramente provvedo ad esemplificare il tutto, riproducendo il calcolo da dove viene fuori, sta benedetta quota interessi, ad ogni rata. La formula applicata è quella dell'interesse semplice, per 30 gg per anno commerciale. In sostanza l'interesse per ogni singola rata viene calcolato come se il debito fosse di soli 30 gg (esemplifico per un pd con rate mensili) e quindi è necessario pagare alla banca interessi per 30 giorni sul capitale prestato (il capitale residuo, chiaramente), con la, ripeto, forumula dell'interesse semplice e così per tutta la durata del finanziamento. Ecco il perchè della mia domanda, non essendo mai applicato ai conteggi la formula dell'interesse composto, che questa sì, produce anatocismo per il semplice motivo che NON prevede la restituzione del capitale se non alla fine del periodo di prestito tutt'insieme agli interessi e quindi capitalizza gli interessi ogni anno.

[fraros85]

Sono d'accordo con Lei, giusto un paio di appunti:
- nell'ambito della tecnica all'italiana non interviene alcun meccanismo di attualizzazione dei flussi finanziari per il calcolo delle quote o della rata e quindi non vi è bisogno di fare riferimento ad alcun regime finanziario;
- il calcolo dell'interesse, per come Lei correttamente lo descrive, non presuppone a sua volta l'applicazione di un regime piuttosto che di un altro ma si basa semplicemente sul concetto di tasso di interesse, che non cambia da un regime all'altro (ciò che cambia è la regola di trasformazione degli importi nel tempo).

FR